Stage Anno didattico 2011 – Gli affreschi novecenteschi della Chiesa di San Gabriele di Nazareth: descrizione della fase progettuale ed esecutiva degli interventi

Premessa

L’intervento è indirizzato al ripristino figurativo di una parte della pittura murale che ricopre i paramenti murari interni della Chiesa greco ortodossa di San Gabriele a Nazareth.

Gli affreschi novecenteschi presentano l’iconografia riferita ai santi ed agli episodi della dottrina greco ortodossa.

La chiesa fu costruita alla fine del XVII secolo nel sito in cui sorgevano alcune chiese più antiche. La cripta, situata all’estremità nord, è stata recentemente restaurata e custodisce la sorgente che alimenta un pozzo vicino dove, secondo la tradizione greco ortodossa, l’arcangelo Gabriele apparve a Maria.

I dipinti murali invece sono piuttosto recenti, risalgono agli anni ’70 e sono stati eseguiti ad affresco con delle finiture a secco su una preesistente decorazione che pare composta per lo più da motivi lineari.

L’obiettivo dell’intervento è  dunque quello di riconferire un’integrità estetica e una maggiore leggibilità ai dipinti murali delle due lunette dell’angolo nord-ovest della chiesa.

I dipinti murali sono collocati su una  superficie della muratura per la maggior parte interrata.

L’intervento si è reso necessario in quanto tale pittura è stata in gran parte deturpata dal progressivo svilupparsi delle efflorescenze saline. Questo fenomeno è da imputarsi soprattutto allo scarso isolamento della muratura con il terreno circostante e, in seconda istanza, anche ad un sistema approssimativo di ventilazione della parte inferiore della muratura.

Analisi dello stato conservativo

I dipinti murali presentano delle vistose efflorescenze saline che ne hanno alterato l’immediatezza comunicativa e disgregato in zone circoscritte il substrato.

I sali insistono sull’intera altezza dei dipinti e probabilmente sono stati scatenati da diversi fattori concomitanti legati all’acqua:

–          infiltrazioni di umidità dal terrapieno retrostante attraverso lo spessore murario;

–          risalita capillare dell’acqua attraverso le fondazioni;

–          possibili infiltrazioni delle acque meteoriche determinato da un insufficiente sistema di evacuazione;

–          l’installazione dei pannelli di legno che ricoprono la parte inferiore probabilmente creano una cappa d’aria satura di umidità con il muro retrostante.

L’acqua per evaporare è costretta a salire verso l’alto

E’ possibile che l’autore abbia intuito questo aspetto critico e abbia optato per la tecnica dell’affresco, tecnica che permette a differenza della tempera di mantenere pressoché inalterata la porosità degli strati costitutivi dell’intonaco del dipinto. La pellicola pittorica della tempera invece, risultando piuttosto compatta, può costituire un film che intercetta la migrazione dell’acqua verso la superficie esterna.

Fasi degli interventi eseguiti dal 11/11/2011 al 22/12/2011

Documentazione dello stato attuale con fotografie ed elaborati grafici.

Allestimento del cantiere.

Spolveratura a secco delle efflorescenze saline con pennelli morbidi.

Rimozione a secco parziale e/o totale degli efflorescenza più stratificate con spatoline e bisturi.

Prove di pulitura degli aloni bianchi lasciati dalle efflorescenze con acqua deionizzata e spazzolini di plastica morbidi e spugne.

Pulitura come sopra.

Documentazione fotografica dopo la fase della pulitura.

Rimozione delle formazioni cristalline più tenaci previo ammorbidimento. Vedi foto n. 9.

Fermatura per punti delle scaglie di intonaco della parte inferiore sinistra della volta con resina acrilica attraverso carta giapponese.

Consolidamento dei distacchi di lieve entità con iniezioni puntuali di resina acrilica a basse concentrazioni preceduta da soluzione acquosa di alcol etilico e acqua in rapporto 1:1.

Consolidamento dei distacchi tra gli strati con maltina di iniezione preceduta dalla soluzione acqua e alcol e dalla sigillatura delle possibili vie di uscita.

Esecuzione delle stuccature più profonde con calce idraulica naturale e sabbia fine di fiume in rapporto 1:3.

Prova di reintegrazione pittorica con acquerelli eseguita a puntinato sulle abrasioni della parte sinistra della volta.

Esecuzione delle stuccature con grassello e polvere di marmo in rapporto 1:2 e con solo grassello di alcune abrasioni più superficiali.

Delimitazione rettangolare della porzione di pittura murale più antica eseguita con l’impasto grassello e polvere di marmo.

Documentazione fotografica dopo l’esecuzione delle stuccature.

Ritocco pittorico delle abrasioni della pellicola pittorica con acquerelli. L’accordo cromatico è stato ottenuto distribuendo prima i colori in larghe stesure e poi in stesure più circoscritte.

Ripristino della scritta araba ‘Apostolo Bartolomeo’ e della scritta greca ‘Simone’ eseguito con il latte di calce addensato in Klucel G. Ritocco pittorico delle rimanenti con latte di calce.

Ritocco pittorico delle stuccature. La ricostruzione essendo eseguita a puntinato è riconoscibile da vicino e si integra a distanza con le aree cromatiche circostanti.

Documentazione fotografica finale.